Si fonda sulla neoangiogenesi, ossia sullo sviluppo di nuovi vasi che si creano intorno alla lesione che essendo anomali, il mezzo di contrasto si andrà a depositare intorno alla lesione, utile per lo studio delle lesioni vescolarizzate. Si inietta mezzo di contrasto iodato in via endovenosa, vengono acquisite in successione immagini a bassa ed alta energia, la tomosintesi e infine le sottratte, viene infine acquisita l’immagine tardiva per visualizzare il percorso che fà il mezzo di contrasto. Le opacità visualizzate dalle immagini 2D, nell’analisi precoce si impregnano di contrasto: le lesioni neoplastiche dismettono il contrasto, le lesioni benigne continuano ad acquisire lentamente contrasto in quanto non hanno una vascolarizzazione mal organizzata come quelle maligne. La CEDM (mammografia con mezzo di contrasto) ha una uguale sensibilità della RM (risonanza magnetica) ma una maggiore specificità: descrive la morfologia della massa e come si comporta rispetto al mezzo di contrasto.